MANIFESTO 2019

CANTINA DI PRATICHE TEATRALI PER LO SVILUPPO DELLA PERSONA E DELLA COMUNITA’

Sentiamo l’obbligo, il dovere e la missione di continuare ad accendere fari anche in questi tempi bui.

Non parliamo di fuochi, di esplosioni, se pur solo creative, per non condividere nulla delle pratiche che, come unico fine, hanno lo sfruttamento di vite e luoghi in nome di un Potere che trascende l’umano e lo riduce a mero danno collaterale.

Restare umani e condividere umanità, tra tutti gli essere che abitano questo luogo comune, questo nostro mondo sclerotizzato e cupo.

Accendere fari prima di tutto nel quotidiano, nell’ordinario e non nell’atto eroico specifico ed unico nel suo genere.

Si tratta di promuovere una pratica costante, presente, gocce che fanno un intero oceano.

Fiovoli luci che fanno l’alba. Un centro di pratiche teatrali dove il focus è sulla relazione tra individuo e società, persona e comunità.

Un centro di sviluppo e cura della persona attraverso il teatro.

Sin dall’antichità il Teatro assurge a diversi compiti volti all’evoluzione dell’individuo e del suo gruppo , promuovendo Il senso di appartenenza ad una comunità, la coesione sociale, la condivisione di valori identitari, l’accoglienza e l’inclusione delle differenze.

Il Teatro dunque si fa fine e mezzo, strumento preferenziale di sviluppo e cura, per una società contemporanea a continuo contatto con un mondo cosmopolita, ricco di conflitti e contraddizioni, luogo di confine tra identità differenti.

In questo contesto il Teatro diviene mezzo per l’accoglienza, la prevenzione, la formazione e  la cura.

        Teatro

                   Pedagogia

                                   Inclusione sociale 

                                                        Neuroscenza.

Modena, 27 ottobre 2019

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